Chiesa delle Vergini: pregevoli dipinti


GIOVANNI BAGLIONE
(Roma 1566/1568-1643)
Visitazione
circa 1613-1618
Olio su tela, cm. 349 x 179 (centinata)
Macerata, Santuario di Santa Maria delle Vergini
Cappella Santa Maria delle Vergini, lato destro

La “Visitazione” fa parte della decorazione seicentesca della cappella delle Vergini,
nell’omonima chiesa di Macerata, ed è posta a destra dell’affresco più antico dell’edificio,
datato 1533, raffigurante la “Vergine che accoglie sotto il manto i suoi devoti”.
Da alcuni documenti conservati nell’archivio della parrocchia si apprende che il Santuario
fu requisito durante la prima guerra mondiale per un periodo di quattro anni ed utilizzato
come magazzino del grano. Nel 1924 il parroco, Don Virgilio Chiodi, chiede al Professor
Roberto Buratti, restauratore, che stava lavorando sulle tele del Tintoretto e su due dipinti
del Gasparini, di eseguire anche una manutenzione sui dipinti “Visitazione” del Baglione
e “Annunciazione” del Cesari poiché queste tele erano in cattivo stato di conservazione a
causa della polvere e dei vermi prodotti dal frumento a lungo depositato nella chiesa. In
questa occasione vengono sostituiti i telai.
Il dipinto centinato è realizzato su supporto in lino costituito da un unico telo privo di
cuciture, ha una armatura regolare “a tela” con i fili della trama e dell’ordito disposti in
modo ortogonale. Erano state applicate delle toppe con colla animale.
Lo stato di conservazione del film pittorico mostrava numerose ridipinture, debordanti
sull’originale, eseguite senza stuccature, per recuperare le importanti perdite di pellicola
pittorica, concentrate nella parte centrale del dipinto, dalla sommità fino a terra. Si è
ipotizzato che questo particolare danno potrebbe derivare anche da ripetute e frequenti
infiltrazioni di acqua piovana proveniente dai finestroni soprastanti, che per lungo tempo
sono rimasti inefficenti.
Le lacune piccole e grandi, presenti su tutta la superficie, segnalavano problemi di
coesione del film pittorico che sembrava privo di preparazione; le indagini diagnostiche
hanno invece dimostrato l’esistenza di due strati preparatori e l’alta qualità artistica
dell’opera.

Blog

I commenti sono disabilitati